I tipi umani secondo i 5 movimenti

In medicina cinese esistono diverse classificazioni che possono essere usate per inquadrare un individuo. Ognuno di questi metodi è atto a descrivere una certa gamma di caratteristiche individuali, descrive cioè una tipologia individuale che coglie meglio certi aspetti (rapporto con il mondo/comportamento, costituzione fisica e rapporto con il proprio “destino”, atteggiamento posturale e movimenti energetici caratteristici… ) dell’organismo e delle sue funzioni. La tipologia secondo i “5 movimenti” descrive 5 tipi umani prevalentemente dal punto di vista comportamentale; il numero 5, in filosofia taoista, rappresenta il rapporto tra l’uomo e il cosmo, tra il “microcosmo” e il “macrocosmo”; per dirla in termini fisici, è il rapporto tra un sistema (vivente) chiuso e il suo universo. 5 sono i sensi, che permettono di percepire il mondo, 5 sono le estremità del corpo (4 arti e la testa) e 5 le dita di mani e piedi. I 5 tipi umani pertanto rappresentano 5 modi di rapportarsi con il mondo, tuttavia le descrizioni di questi tipi comprendono anche alcuni aspetti fisici oltre a quelli per così dire “psicologici” perché, come si è detto riguardo a mani, piedi e sensi, il rapporto con il mondo può essere inteso in senso comportamentale, fisico, emotivo, ecc. Personalmente, su suggerimento di alcuni miei maestri, tendo a non considerare molto rilevanti le caratteristiche fisiche per determinare la tipologia di un individuo (anche se sono descritte nei testi classici), ma a focalizzare l’attenzione sul modo di reagire delle persone: il modo di reagire può cambiare nel corso della vita, quindi anche la tipologia potrebbe cambiare e probabilmente anche qualcosa dell’aspetto fisico, ma sicuramente quest’ultimo subisce modificazioni più lente nel tempo, e ci sono altri fattori che possono essere più determinanti nella sua formazione (cfr genetica!). I 5 tipi umani rispecchiano, come ho accennato prima, i “5 movimenti”o “5 elementi”, ovvero 5 archetipi che vengono descritti nella medicina cinese: questi sono il LEGNO, il FUOCO, la TERRA, il METALLO, l’ACQUA. Come i concetti di YIN e YANG questi 5 archetipi possono essere utilizzati per rappresentare molte cose, ma con un significato più ristretto rispetto a yin e yang. Tutto ciò che esiste può essere descritto su base yin/yang, ovvero su base 2, perché quando conosciamo un qualcosa, sappiamo immediatamente cosa “non è”, ovvero la nostra conoscenza si fonda sulla dualità, sulla distinzione fra ciò che è e cosa non è, perciò non esiste nulla senza il suo aspetto opposto, non c’è yin senza yang. Un interruttore acceso sarà yang rispetto a uno spento, che sarà yin. Il sole è yang rispetto alla luna, il caldo è yang rispetto al freddo, la gioia è yang rispetto alla tristezza, il padre è yang rispetto alla madre, il cielo è yang rispetto alla terra, ecc.. Non solo ma anche i 5 movimenti, poiché sono parte della nostra conoscenza, possono essere distinti in movimenti yang e movimenti yin: il legno è yang rispetto all’acqua, al metallo e alla terra, ma il fuoco è yang rispetto al legno, ecc. Questo gioco si può fare utilizzando i 5 movimenti solo quando si sta parlando del rapporto microcosmo/macrocosmo: es le stagioni (macrocosmo) sono 4 ma per l’uomo (microcosmo) è come se fossero 5: la primavera (rappresentata dal legno), l’estate (fuoco), l’autunno (metallo), l’inverno (acqua) e il periodo del cambio di stagione (terra).

Nei prossimi post parlerò delle singole tipologie… a presto 🙂

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