Simbologia dei numeri: il CINQUE

mani cinque ditaIl Cinque probabilmente è l’espressione di una relazione. Se il 4 aveva a che vedere con dei limiti spazio-temporali propri della Terra, il 5 aggiunge un punto all’interno del quadrato del 4, così come il 3 aggiunge un punto (la vita) in grado di oscillare, di far muovere i due opposti Yin e Yang.

5 quindi è l’uomo nel mondo, soggetto alle sue leggi e alla sua finitezza. il 5 rappresenterebbe le relazioni che si instaurano fra l’uomo e il mondo, o come spesso si dice, fra microcosmo (uomo) e macrocosmo.

Così, nell’uomo, 5 sono le dita di mani e piedi e 5 sono le estremità (4 arti + la testa), 5 le modalità sensoriali. In medicina cinese, la dottrina delle 5 fasi (che riguarda gli elementi Legno, Fuoco, Terra, Metallo, Acqua) viene applicata sempre in un contesto di relazione fra uomo e mondo esterno. Anche le 5 tipologie umane possono essere interpretate in questo senso.

In ebraico, 5 è “he“, il soffio. “He” è una parola che significa “ecco, certo”, ovvero è una interiezione, una parte di sospensione di un discorso, un’accezione emotiva rapida e “incompleta”. Il 5 richiama in diversi contesti questa idea di incompletezza, nel senso che il completamento deriva e può derivare solo da una relazione, una complementazione: due 5 che fanno un 10, il ritorno ad una nuova perfezione come l’unità, l’ 1.
Ecco perchè in molti esercizi di yoga, qi gong e meditazione ricorrono le due mani giunte, i due 5 che possono ricostituire una unità ritrovata, i due lati – destra e sinistra, maschio e femmina – che si uniscono nuovamente, RELAZIONANDOSI e complementandosi.

La parola ebraica he, in quanto “soffio” richiama questo concetto ricordando che il soffio è ciò che unisce interno ed esterno, uomo e mondo. Il soffio divino, archetipicamente, è ciò che viene insufflato e dà origine all’uomo. Spirare, esalare l’ultimo respiro, di conseguenza è ciò che fa ritornare l’uomo all’origine.

Sempre nel contesto della medicina cinese, ricordiamo anche che il tipo di movimento che si instaura nel ciclo delle 5 fasi varia secondo il periodo prenatale e postnatale: esistono cioè due circolazioni del 5, quella Anteriore al Cielo e quella Posteriore al Cielo. Analogamente ai due opposti Ba Gua, gli otto trigrammi del Cielo o della Terra, ci sono due “set”. La differenza sta nel fatto che il cinque è movimento, relazione, e quindi ciò che cambia è la relazione tra gli elementi, l’otto invece lo vedremo in seguito.
Se si pensa alle 5 fasi ci rendiamo conto che questa relazione esprime un ordine, una sequenza: quest’ordine è lo stesso del soffio, del ritmo dato dal Polmone, che connette l’interno e l’esterno. In Qabbalah, i due mondi Anteriore e Posteriore al Cielo sono rappresentati dalle acque del mi e del ma, le acque originarie separate da Dio al momento della Creazione.

Pertanto, se il 4 richiama le regole della materia e dei suoi limiti, le regole del Creato, il 5 ricorda lo specchio, il fatto che il Creato non è “isolato”, il mi è in relazione con il ma, il Cielo Anteriore con il Posteriore, il maschio con la femmina.. ed è da questa relazione che può scaturire una nuova unità.

Numericamente, il 5 è la somma di 2 (yin) e 3 (yang), ovvero la relazione fra essi, così come il Pentacolo è un simbolo di ricerca di una connessione “esterna” all’uomo.

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