Simbologia dei numeri: il SEI

dadi da seiNel racconto biblico, il sesto giorno viene creato l’Uomo. Al sesto mese di gestazione il feto è anatomicamente completo (rimangono da svilupparsi pienamente i polmoni). Il 6 avrebbe a che vedere con la vita umana e il suo asse portante. L’Uomo appena creato, l’Adam, è l’uomo-animale, separato (in quanto creato) dal Dio, che dal momento in cui viene creato è chiamato ad un percorso di evoluzione, che si concretizza in un movimento di RITORNO verso l’Uno, l’unità, il Dio.

Il 6, quindi, è il livello “base” dell’essere umano, il livello “golem” direi, di un automa che vive e propaga la sua forma, a meno che non si evolva verso il 7. A livello anatomico, potremmo relazionare il 6 alla struttura portante dell’uomo e in primo luogo alla colonna vertebrale, ovvero il presupposto strutturale all’interno del quale si raccolgono le esperienze e la possibilità di una evoluzione.
Così come il 3 rappresenta la vita in generale, il 6 rappresenterebbe la struttura della vita umana. L’idea di strutturazione è anche evocata in alcuni dei modi di dire legati al 6, ad es. : “rimettere in sesto”, “arco a tutto sesto”. 6 è “la metà di 10 più 1”, quindi la “sufficienza”.

In ebraico, il 6 è la lettera waw, graficamente a forma di un piccolo bastoncino verticale (cfr. colonna vertebrale): esso rappresenta il “gancio”, la congiunzione, la lettera “e” che congiunge due parole o che si ripete uguale “e…e…e..” quando non si sa cosa dire e ci si fissa semplicemente nella ripetizione di una congiunzione che non arriva a dare sbocco in un nuovo contenuto, che non riesce ad agganciare la parola successiva. In questo contesto, il 666, numero della Bestia, è la ripetizione di questa congiunzione, la ripetizione dell’uomo-animale che ripete se stesso e non si evolve, non cambia.

L’idea della congiunzione richiama anche il concetto che l’Uomo è ontologicamente il livello di congiunzione tra Terra e Cielo, nel pensiero cinese.
Il 6 rappresenta 6 direzioni nello spazio (avanti, dietro, destra, sinistra, alto, basso): sono 6 vettori che orientano l’uomo nello spazio. Mentre abbiamo visto che il 4 sarebbe collegato alle 4 direzioni sulla Terra, con il 6 si aggiungono 2 direzioni: si passa cioè dal piano (Terra) allo spazio tridimensionale (Universo), aggiungendo l’asse alto-basso, quello su cui si sviluppa la spina dorsale dell’uomo.
Insomma, se 4 sono i limiti della Terra, 6 sono i limiti dello Spazio. Il 4 è simbolo dei limiti dell’essere vivente in generale (collegato alle 4 basi del DNA, struttura di vita), il 6 si collega ai limiti dell’uomo nello specifico, l’unico fra gli esseri viventi in grado non solo di vivere una dimensione terrestre, ma anche una celeste/divina (asse alto-basso).

Analogamente, in medicina cinese, si dice che 6 sono le energie esterne (vento, calore, freddo, umidità, secchezza, canicola), corrispondenti alle 6 direzioni dello spazio: i 6 fattori patogeni climatici esprimono anch’essi i limiti dell’uomo, ciò che dall’esterno lo mette alla prova.
6 sono i visceri straordinari (cervello, ossa, midolli, utero, vescica biliare, vasi): sono gli elementi fondamentali che esprimono da un lato la struttura dell’uomo, dall’altro la sua possibilità di evoluzione.
6 sono le coppie di meridiani, e in particolare i meridiani distinti, che esprimono da un lato la struttura (yuan qi) dell’uomo, dall’altro la sua reazione all’esterno (wei qi), il temperamento, che ne determina le possibilità di sviluppo. Si dice che distinti mettano “in latenza” un patogeno spostandolo verso le articolazioni per evitare che finisca in organi e visceri; oppure contribuiscono ad eliminare il patogeno, portandolo in superficie: simbolicamente quindi esprimono la scelta di una stasi o una evoluzione, coinvolgendo la componente strutturale dell’uomo.

Il triangolo con la punta verso il basso rappresenta lo yin e il “mantenimento”, il triangolo con la punta verso l’alto lo yang e la trasformazione, l’ “evoluzione”. La stella a 6 punte è l’unione dei due triangoli, è mantenimento e possibilità di evoluzione (cfr. anche i “triangoli” della Scuola della Terra in medicina cinese).

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